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Tratta dalla raccolta Chiaroscuro (1912), Il cinghialetto è fra le novelle più note di Grazia Deledda. Pascaleddu, un bambino povero, il cui padre Francesco si trova in carcere per il furto di una pecora, si affeziona a un cinghialetto, ma è costretto a regalarlo al figlio del giudice, ricco e viziato, nella speranza che il giudice stesso riduca la pena del padre. Con una narrazione essenziale la Deledda fa presagire il finale spietato che lascia spazio a una morale dal sapore universale. Il volume è arricchito dalle illustrazioni di Claudia Piras, che offrono una visione originale del racconto, già portato sugli schermi dalla RAI nel 1971.
ILLUSTRAZIONI - Claudia Piras
Grazia Deledda (Nuoro 1871 - Roma 1936). Appena dotata di un’istruzione elementare, affronta volitiva la strada della scrittura letteraria e stabilisce vasti e importanti contatti culturali dalla piccola e appartata Nuoro. Nel 1899 conosce Palmiro Madesani che sposa nel gennaio 1900 e con lui si trasferisce a Roma, dove trascorrerà il resto della sua esistenza. Ai precoci e difficili esordi di fine Ottocento, segue una lunga serie di romanzi e novelle dove l’isola natale è eletta a luogo di ambientazione e oggetto di riflessione psicologica e antropologica. Il Premio Nobel per la Letteratura (1927), la consacra come una delle voci più alte della narrativa mondiale del Novecento.