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Questo volume fotografico racconta i riti ancestrali del carnevale tradizionale della Sardegna (su arrasecare) attraverso la descrizione delle sue maschere più conosciute – Mamuthones e Issohadores, Boes e Merdules, Thurpos, Urthos, Maimones e Battileddos – le cui fogge e pantomime ricordano il sacrificio di Dioniso, il dio della natura che muore d’inverno e rinasce in primavera. Anche altri carnevali famosi, come Sa Sartiglia e quello che si svolge a Bosa, tra metafore e simbolismo riconducono a misteriose celebrazioni dedicate al dio della vegetazione. Di ogni carnevale vengono descritte le origini, i personaggi, la messinscena e il significato allegorico.
Visi cupi di carbone e maschere ferine, campanacci con batacchi d’osso per le danze degli invasati di Dioniso. E tamburi, cavalli, fantocci di pezza, semidei che muoiono all’alba, rinascono al tramonto.
Il Carnevale in Sardegna è rito ancestrale per la celebrazione del dio della natura, un’orgia visionaria, un sogno a colori per un mondo folle d’abbondanza.
autori vari