Politico, filosofo, giornalista e critico letterario italiano.
Tra i fondatori del Partito Comunista d'Italia. Mandato al confino e incarcerato dal regime fascista nel 1926, Gramsci passò i suoi ultimi anni di vita in carcere, dove continuò a scrivere. Nel 1934, in seguito al grave deterioramento delle sue condizioni di salute, gli venne concessa la libertà condizionata e fu ricoverato in clinica, dove passò gli ultimi due anni di vita.
I suoi scritti – analisi puntuali e pregnanti della struttura culturale e politica della società italiana nei primi trent'anni del novecento – sono da considerarsi fra i risultati più alti della tradizione filosofica marxista. Uno dei principali contributi di Gramsci al corpus teorico marxista fu il concetto di egemonia culturale, che teorizza come le classi dominanti impongano i propri valori politici, intellettuali e morali a tutta la società.